Il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini è intervenuto oggi alla presentazione del Rapporto elaborato dal Centro Studi AIAD (la Federazione delle Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza) in collaborazione con Prometeia
a cura dello Stato Maggiore DifesaGli Eurofighter Typhoon realizzati da Leonardo per il Kuwait sono i più avanzati mai prodotti nella storia del programma europeo.
I paesi del Golfo sono importanti partner di Leonardo, che vanta nell'area una presenza attiva da oltre 30 anni.
Guerini: "Ottima operazione per l'Italia, è la dimostrazione del successo dei prodotti dell'industria nazionale all'estero e rappresenta un importante passo per il consolidamento della posizione dell'industria italiana nel mondo. La Difesa è di stimolo per lo sviluppo di prodotti innovativi e sempre più tecnologicamente avanzati"
a cura dello Stato Maggiore DifesaIl missile antinave di classe intermedia MBDA MARTE ER ha completato la validazione con l’ultimo test effettuato dal poligono di Salto di Quirra (Sardegna). Nel test è stato utilizzato un ordigno standard telemetrico con tutte le capacità funzionali e l'hardware di produzione. L'unica eccezione ha riguardato l'uso di una testata inerte invece di una esplosiva. Anche il sistema di lancio a terra utilizzato era nella sua configurazione hardware e software finale. A questo punto il MARTE ER entrerà in servizio con il cliente di lancio, il Qatar, nei primi mesi del 2022. Tutti i dettagli su RID 2/22.
a cura di RedazioneVenerdì 17 dicembre 2021 alle ore 10.30, sulla portaerei Cavour ormeggiata nella Stazione Navale Mar Grande di Taranto, avrà luogo la cerimonia di avvicendamento tra l’ammiraglio di squadra Paolo Pezzutti, comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) cedente e comandante della 2a Divisione Navale, e l’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, subentrante.
a cura della Marina MilitareIl Segretario per l’Esercito Americano, Christine Wormuth, ha annunciato durante un intervento al Centro di Studi Strategici ed Internazionali quelli che saranno i 5 compiti principali assegnati allo US Army in un possibile conflitto nell’area dell’Indo-Pacifico, sottolineando quanto questi non provocheranno cambiamenti nell’attuale dispositivo permanente delle forze in tale area del mondo. Il primo compito sarà quello di mettere in sicurezza e costruire le basi joint, cosi come le staging areas, per le forze aeree e navali, inclusivo del contributo alla difesa aerea e missilistica integrata e le relative Quick Reaction Forces (QRF). Il secondo compito invece vede l’Esercito Americano stabilire l’importante struttura della rete di comunicazioni sicure nell’area oltre a quella di natura logistica distribuita, necessaria al sostentamento dell’intero strumento joint statunitense. Quest’ultimo compito include il delicato compito dell’accumulo e distribuzione delle munizioni e dei sistemi d’arma cosi come la gestione dei punti di riarmo e rifornimento. Il terzo compito prevede l’offerta di un Quartier-generale, con relativo staff, rischierabile per ogni livello, in grado di sincronizzare, sostenere e condurre operazioni nel delicato teatro. Il quarto compito è quello di dotare i vertici militari statunitensi di una capacità missilistica sup-sup, ipersonica, a medio e lungo raggio, in grado di effettuare anche attacchi di precisione e contribuire quindi alla difesa delle linee di comunicazione, sopprimere le difese aeree avversarie e condurre fuoco di controbatteria anche contro bersagli mobili. Tale capacità verrà rischierata a partire dal 2023, iniziando con installazioni in territorio nazionale, per poi passare anche ai territori degli alleati più fedeli, con cui sono già state avviate trattative in merito. Il quinto e ultimo compito più importante assegnato allo US Army è quello standard: fornire forze terrestri ed aeree in grado di schierarsi a protezione o per la riconquista dei territori dei propri alleati e partners. La chiara definizione di tali compiti pone l’Esercito americano allo stesso livello delle altre Forze Armate, minando la convinzione di alcuni che lo relegavano a un ruolo secondario nel delicato scacchiere dell’Indo-Pacifico. Ai riportati compiti principali si aggiungono i due secondari, relativi alla protezione delle installazioni da parte della minaccia cyber e il supporto durante disastri naturali. Il centro di gravità della nuova strategia dello US Army nell’Indo-Pacifico, riportato chiaramente nel 2021 Global Posture Review, è, e sarà, la necessità di consolidare gli ottimi rapporti che l’Esercito mantiene con i propri corrispettivi nei Paesi dell’area, con un capability building orientato non solo al personale, ma anche al miglioramento delle installazioni militari presenti o in corso di sviluppo.
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a cura di Fabio Di FeliceCooperazione industriale, Difesa Europea, Balcani e Mediterraneo al centro del colloquio.
a cura dello Stato Maggiore Difesa